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Showing posts from January, 2023

Donkeys and Horses

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    Donkeys and Horses By Fr. Claudio Doglio  (Translated from Italian by L. Pavese) Donkeys and horses fill the biblical bestiary and are very important symbolic figures. Horses represent strength and power. They remind us of the pharaoh’s army lined up for battle. In fact, impressed in the collective imagination of Israel are the archetypical figure of the pharaoh’s army chasing the people and the saving intervention of God, who made the horses end up at the bottom of the sea. The ancient sea hymn celebrates that fundamental victory with these words: “[s]ing to the LORD, for he is gloriously triumphant; horse and chariot he has cast into the sea.” (Es 15,21). Because of these words , the figure of the horse recurs as a noble, intelligent, strong, bellicose animal; a symbol of human strength but, for that reason, also the emblem of a self-assertive arrogance. A psalmist counterposed the worldly attitude of someone who relies on horses and chariots to the faithful attitude of

Draganović

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  COURAGE (“ C ultural  O pposition –  U nderstanding the Cultu R al Herit AGE  of Dissent in the Former Socialist Countries”) ovvero Coraggio (Cultura d'Opposizione: Comprendere il Lascito Culturale del Dissenso negli ex-paesi socialisti. Così presentano il loro progetto i redattori del sito Cultural Opposition.eu dal quale ho tratto questo loro articolo che ho tradotto. L'articolo riguarda un coraggioso studioso e sacerdote cattolico, Krunoslav Draganović , il quale, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, dovette confrontarsi con il regime comunista jugoslavo, impiantato da chi aveva conquistato il suo paese, in questo caso la Croazia, e ne aveva soppresso l'indipendenza. Padre Draganović mi era sconosciuto; soppresso anche lui, come tanti altri in Europa, che dovettero difendersi dall'accusa di "collaborazionismo" con i nazisti. Naturalmente, fu bollato anche lui dal marchio infamante di antisemitismo, col quale si vogliono sopprimere, anche oggi, t

Onde d'urto

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    Dopo quarant'anni, è ora di riabilitare Padre Coughlin e di finirla con il governo dei bankster. di Mark Anderson (Direttore. Stop the Presses News Association)   Tradotto e rielaborato da L. Pavese  Il 27 di ottobre 2019 ricorse il quarantesimo anniversario del trapasso del sacerdote e famoso conduttore radiofonico Padre Charles Edward Coughlin (1891-1979). Ma, mentre la stampa di regime ha interrotto, almeno temporaneamente, la sua pratica abituale di gettare ancora un po’ di fango sulla sua tomba, e ha taciuto il suo anniversario, cosa molto peggiore è che la sua stessa parrocchia, che Padre Coughlin salvò dal probabile oblio negli anni   1930 ed edificò gradatamente fino a farla diventare l’unica e magnifica basilica nazionale del Little Flower, aveva già ampiamente insozzato il suo straordinario lascito. Il sito web della parrocchia non solo a malapena riconosce il ruolo infaticabile che Padre Coughlin ebbe nella fondazione della chiesa di Royal Oak nel   Michigan