Il primo e l'ultimo

 Il primo di tutti: Groshev GN-4.







Il GN-4 (Groshev n⁰ 4), progettato da G.F. Groshev, fu realizzato nella Fabbrica di Alianti Moscovita poco dopo la fondazione dello stabilimento, e fu rivelato al pubblico al Raduno Volovelistico dell’Unione del 1934.


Il GN-4 fu il primo libratore da trasporto vero e proprio. La sua configurazione si situava a metà strada fra il veleggiatore e l’aliante da trasporto militare, benché in pratica fosse un grosso veleggiatore. Nonostante fosse stato progettato per essere rimorchiato per quasi tutta la durata del volo, eccettuati gli ultimi minuti dopo lo sgancio, il GN-4 è anche conosciuto per aver compiuto voli veleggiati di lunga durata, in condizioni favorevoli. Era stato progettato per volare come un elemento di una formazione a treno di alianti, ed era normalmente rimorchiato da un versione civile del Polikarpov R-5.

Il GN-4 era un velivolo monoplano ad ala alta controventata, con una sottile fusoliera a sezione ovale. Aveva un abitacolo chiuso per un pilota, e un vano con cinque posti per passeggeri dietro il posto di pilotaggio.
L’ala, dall’apertura di 60ft (m 18,28) aveva un bordo d’entrata diritto, e un bordo d’uscita che si rastremava a partire dal tronco centrale. Lo R-5 rimorchiava il GN-4 a una velocità di circa 87 nodi.


Dati tecnici e prestazioni:

Groshev GN-4

Aliante da trasporto

Equipaggio: un pilota

Dimensioni:

Apertura alare: m 18,28

Lunghezza: m 8,22
Pesi:
Peso massimo al decollo: 1,992 libbre (kg 903)
Peso a vuoto: 1000 libbre (kg 453,5)
Carico:
5 passeggeri 

L'articolo è tratto dal libro del Colonnello Mrazek "Fighting Gliders of World War II," pubblicato dalla St. Martin's Press, nel quale Mrazek descrive dettagliatamente praticamente tutti i libratori progettati durante la guerra.


E questo invece fu uno degli ultimi.

I.Ae. 25 Mañque o Buitre (Avvoltoio)




Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Argentina aveva già costruito il suo primo aliante pluriposto d'assalto, destinato principalmente al trasporto di truppe. Era un velivolo disegnato completamente dagli ingegneri dello  Instituto Aerotécnico, su richiesta della Dirección General de Aeronáutica.

L’idea sorse sul finire del 1944. Il progetto argentino s’ispirava al Waco CG-4  statunitense, ma doveva essere realizzato completamente con legnami nazionali argentini  a causa della scarsità di materiali fabbricati adatti della quale soffriva l’Argentina, per via della guerra in corso e del blocco imposto ad essa dagli Alleati.

Il 14 gennaio del 1945, gli ingegneri argentini cominciarono a lavorare al progetto di quello che sarebbe diventato il primo (e forse l’ultimo) dei libratori da trasporto militare dell’America Latina. Poco dopo, la Fábrica Militar de Aviones ne cominciò la costruzione, utilizzando legno di araucaria, guatambú (detto anche marfim) e manio. 





Le caratteristiche tecniche erano le seguenti:


Apertura Alare: m 25,50

Lunghezza: m 14,70

Altezza: m 3,84

Superficie alare: m2 79,19

Peso a vuoto: kg 2460 

Carico utile: kg 1122

Peso massimo al decollo: kg 3582 

Carico alare: kg/ m2 45,28 

Velocità di rimorchio massima: km/h 220

Velocità minima di planata: km/h 61.


L’Avvoltoio fu terminato lo 11 Agosto 1945, e una volta uscito di fabbrica fu verniciato di un colore verde oliva (eccettuata la parte inferiore che era azzurra); e sul lato sinistro, all’altezza della cabina di pilotaggio, vi fu dipinto un uccello nero della stessa specie, dentro un disco bianco, che era l’emblema del reparto di volo a vela.




 


Oltre ai due uomini d’equipaggio, il Buitre aveva una capacità di tredici soldati completamente equipaggiati; poteva trasportare ogni tipo di veicolo leggero, come una jeep, o un cannone Bofors da mm 75 con la sua dotazione di munizioni.


Juan Domingo Perón, che allora era il Ministro della Guerra argentino, seguì molto attentamente lo sviluppo del progetto e ordinò di essere costantemente informato dei suoi progressi. 

Al Commodoro San Martín (Juan Ignacio San Martín, militare e ingegnere, direttore dello Instituto de Investigaciones Aeronáuticas y Espaciales statale e uomo politico, ndt) risultò estremamente difficile procurarsi un cordone di nylon adeguato per farne il cavo di traino necessario ai primi collaudi del libratore I.Ae. 25; di conseguenza egli consigliò l’uso di un cavo d’acciaio Sandow flessibile ed elastico.

E fu così che furono effettuati i primi voli, tutti al traino, utilizzando un Martin B-10, che doveva raggiungere una velocità massima di km/h 220 e una velocità minima di planata di km/h 61.

Durante uno di questi collaudi, il cavo fu rilasciato e il Buitre planò fino a terra con successo.

Il progetto fu messo da parte, fino a che le necessità bellica del paese non ne avessero richiesto la costruzione in serie. Il 30 novembre del 1949 il prototipo fu destinato al XIII Reggimento di Fanteria di Córdoba, dove rimase inattivo sino alla sua demolizione, dopo la caduta di Juan Domingo Perón.  





Questo ultimo pezzo invece lo ho tratto dall'eccellente serie di blog argentini di Alberto N. Manfredi (figlio). Se siete interessati alla storia dell'Argentina, e se capite lo spagnolo, i blog di Manfredi sono un ottimo punto di partenza. 

Spero che abbiate trovato le traduzioni interessanti.

I vostri commenti saranno, come sempre, molto graditi (e risponderò a tutti).


Grazie,


L. Pavese 

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